4 Luglio: Little Steven a Pistoia Blues, apre il concerto Maurizio Pirovano

Tante novità per Maurizio Pirovano, in questo 2017: l'uscita del suo quinto album "Il tempo perduto", un singolo che sta andando molto bene in radio e tv, "Lasciati andare", e dulcis in fundo l'apertura del concerto di Little Steven il 4 luglio a Pistoia Blues Festival. 

Ne parliamo con lui più approfonditamente...

E'uscito da poco "Il tempo perduto" il tuo nuovo album, il quinto, da dove nasce l'idea di quest'ultimo lavoro?
Parte da una cosa talmente evidente, ma che non riusciamo più a vedere: la vita. Il tempo di una vita è l’unica cosa che abbiamo veramente e rimpiangerlo è la cosa più inutile che possiamo fare. Quindi dobbiamo vivere, giorno dopo giorno.

Il tuo singolo "Lasciati andare"  è in radio da diverse settimane, e sta riscuotendo molto successo, che riscontri hai avuto dal pubblico?
“Lasciati Andare” è il singolo che, tra quelli che ho pubblicato fino ad ora, ha riscosso più successo: da sette settimane è stato (ed è tuttora) fra le prime quaranta canzoni più trasmesse dalle radio italiane, secondo la classifica ufficiale di Radio Airplay. È un risultato davvero ottimo e spero che questa onda positiva continui.

Come ti definisci dal punto di vista artistico?
Sono innanzitutto un cantautore, uno che scrive musica e parole, ho sempre amato la forza delle parole, specialmente nella nostra lingua, perché l’italiano ha mille sfumature e una forza espressiva che poche altre lingue posseggono. Amo il rock d’oltreoceano, perché penso che ci siano cose che nascono in certi posti e secondo me il rock è nato lì… unire la nostra espressività al rock d’oltreoceano è un connubio che dà ancora più forza a certe tematiche, specialmente quelle di carattere esistenziale.

Nella tua carriera c'è qualcosa che ti ha segnato e che vuoi condividere con i lettori?
A dir la verità non c’è un singolo evento: ci sono stati tanti piccoli passi che mi hanno fatto crescere e capire che nulla avviene per caso e che ogni cosa te la devi guadagnare con i sacrifici, perché nessuno ti regala niente. Sono dieci anni che porto in giro le mie canzoni e sono arrivato a scrivere e registrare cinque album. Ognuno di questi è stato un momento importante: una stazione dalla quale mi sono fermato e sono ripartito per andare oltre, fino ad arrivare a “Il tempo perduto”, che ritengo il mio album migliore, sia musicalmente che per intensità espressiva.

I tuoi riferimenti artistici?
Si va dal panorama cantautorale italiano degli anni Settanta al grunge e al rock; in particolar modo adoro i testi di Battisti, Bertoli, De André e De Gregori. Dal punto di vista musicale amo Springsteen, U2, Soundgarden, Pearl Jam e Kings of Leon.

Il 4 luglio c'è un evento molto importante... di cosa si tratta?
Sarà una tappa importantissima per la mia carriera perché mi esibirò al Pistoia Blues Festival in apertura al grande Little Steven, chitarrista di un’icona della musica mondiale come Bruce Springsteen… sarà un’occasione per andare oltre e per portare la mia musica ad un pubblico ancora maggiore.

E dopo questo mega evento, quali sono i tuoi progetti?
Poi si continua con “Il tempo perduto tour 2017” fra piazze e locali perché la musica deve essere anche live: è nei concerti che capisci quanto vale un artista. Inoltre, sto continuando a scrivere testi e nuove canzoni. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma ho già parecchie idee in mente.

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