04
Lug
2014

Addio a Giorgio Faletti

Addio a Giorgio Faletti
Silvio Barbieri

63 anni e un'ampia e variegata carriera: cabarettista, attore, scrittore, cantante

Giogio Faletti č morto questa mattina intorno alle 11 presso l'Ospedale Molinette di Torino,  a causa di un tumore. I funerali  saranno celebrati martedì 8 luglio alle 15, alla Collegiata di San Secondo ad Asti.

Aveva cominciato come cabarettista e così era arrivato in tv, con personaggi entrati a pieno titolo nella cultura popolare dell’Italia degli anni Ottanta, come l'indimenticabile Vito Catozzo. Poi aveva scritto i testi di alcune canzoni, anche per Mina, aveva cantato e inciso degli album, aveva recitato a teatro e aveva scritto dei romanzi di grandissimo successo.

Purtroppo, a causa della malattia Faletti era stato costretto ad annullare gli spettacoli che aveva in programma, senza drammatizzare aveva scritto sul suo sito: "Cari amici  purtroppo a volte l'etą, portatrice di acciacchi, č nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi č ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore. Giorgio".


Gli esordi come cabarettista nel locale milanese Derby  risalgonno agli anni Settanta, quando nello stesso locale erano presenti comici come  Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. Dopo una esperienza televisiva ad Antenna 3,  nel 1983 č  con Raffaella Carrą in 'Pronto Raffaella'. Ma č forse con  'Drive In', programma televisivo di Antonio Ricci e con il suo personaggio più famoso,  Vito Catozzo, che Faletti consegue un più ampio successo tra il vasto pubblico.
Approda  quindi alla musica e nel 1988 pubblica il mini-album 'Colletti bianchi', colonna sonora del telefilm  di cui č anche protagonista. Segue, nel 1991 'Disperato ma non serio', che contiene tra le altre canzoni 'Ulula', uno dei brani più trasmessi in radio nell'estate di quell'anno. Ancora nel 1991  scrive per Mina , il suo brano 'Traditore' č incluso nell'album 'Caterpillar'.
Si possono annoverare nella sua carriera ben tre Festival di Sanremo: nel 1992 č in coppia con Orietta Berti con la canzone 'Rumba di Tango' (inserita nel suo terzo album 'Condannato a ridere'); nel 1994 ritorna a Sanremo, dove con 'Signor Tenente', brano ispirato alle stragi di Capaci e di via D'Amelio, si classifica al secondo posto, aggiudicandosi il Premio della critica. Il brano č parte dell'album 'Come un cartone animato' prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino.

 
Video: 'Signor Tenente' SanRemo 1994: http://youtu.be/ClvgZL0mUak


 

Nel 1995 al Festival  canta 'L'assurdo mestiere' dal tono malinconico e riflessivo, ed č al contempo autore di  'Giovane vecchio cuore' cantata da Gigliola Cinquetti
Nel 2002 inizia la sua carriera di scrittore: pubblica il thriller 'Io uccido' che vende più di quattro milioni di copie. Nonostante sia colpito, alla fine dello stesso anno, un ictus nel 2004 esce il secondo romanzo 'Niente di vero tranne gli occhi', che vende tre milioni e mezzo di copie. Segue nel  2006 'Fuori da un evidente destino', dedicato agli indiani Navajos ed ambientato in Arizona . I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e riscuotono grande successo, oltre che in Europa, in Sud America, in Giappone, Cina, Russia e negli Stati Uniti.
Sempre nel 2006 arriva il momento del debutto nel mondo del cinema,  con il film 'Notte prima degli esami', dove si cala nei panni del  professore Antonio Martinelli, o docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista Luca (Nicolas Vaporidis). Per tale interpretazione ha ricevuto la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista.

La morte di Faletti č certamente una grave perdita per tutto il mondo della cultura, ancor più grave quanto prematura; č la perdita di un grande artista che ha dato tanto in ambiti diversi e tanto avrebbe ancora potuto regalarci.

 



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