28
Giu
2018

Addio all'insegnamento della musica nelle scuole superiori

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by Tesine.net

Il nuovo regolamento esclude di fatto la materia dalle scuole secondarie di secondo grado 

 

Con l'anno scolastico 2018/19 l'insegnamento della musica come disciplina curricolare nella scuola superiore sarą un ricordo. Mentre la specifica classe di concorso, A-29, a partire dall'a.s. 2019/20, non esisterą più.

In questi ultimi anni, con i regolamenti di riordino della scuola secondaria di secondo grado della Gelmini, l'insegnamento della musica, escludendo ovviamente il Liceo musicale e coreutico, era previsto esclusivamente nell'istruzione professionale, settore servizi, indirizzo “servizi socio-sanitari” al secondo anno per due ore settimanali, di cui una in compresenza con un docente tecnico.

Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento di riordino, in applicazione della Legge 107/15 (D. Lgs. 61/17), questo piccolo spazio per la musica sopravvissuto ai drastici tagli della Gelmini, sparirą dalle nuove pianificazioni orarie.

Si ripete spesso che la musica č oggi più che mai uno strumento importantissimo nel linguaggio delle giovani generazioni, ma i fatti non corrispondono alle belle parole che vengono spese. Le conseguenze alla scelta di relegare lo studio della musica esclusivamente nello specifico Liceo musicale contribuirą a screditare la valenza dell'insegnamento della musica, abbattendo sensibilmente la preparazione culturale degli adolescenti. Gli studenti, in questo modo, saranno privati della possibilitą di acquisire strumenti critici per potersi orientare nella societą odierna, così piena di messaggi che sfruttano la musica come veicolo. Con questa scelta così categorica si nega di fatto la forza della musica come linguaggio capace di esprimere le ansie, i sogni e i desideri delle diverse epoche.

Il messaggio che passa attraverso questa novitą nel regolamento di riordino della scuola seperiore, č che la musica debba essere studiata solo da musicisti.

Conseguentemente a questo, la quasi totalitą dei docenti di musica, viene utilizzato come "tappabuchi" in assenza di un quadro regolatorio e programmatico nazionale chiaro e leggibile.

La prospettiva tracciata dagli atti normativi sulla secondaria di secondo grado sarebbe orientata a superare la curricularitą dell’insegnamento della musica a favore dellìopzionalitą o dell'appalto a soggetti esterni, ma i processi concreti in atto riguardano esclusivamente la cancellazione di tale insegnamento dalla pianificazione degli orari.

In risposta a questa situazione, la FLC CGIL chiederą al MIUR l’apertura al di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali sull’insegnamento della musica nell’ambito del sistema di istruzione.

Fonte: FLC CGIL 

 


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