La tesi: struttura e bibliografia

Per quanto riguarda l'impaginazione, si dovrà fare riferimento alle disposizioni delle singole facoltà, comunque esistono alcune norme valide universalmente, per cui il testo deve essere scritto su fogli bianchi formato A4 (21x29,7 cm), con allineamento giustificato, con una distanza di 4,5 cm come margine sinistro per la rilegatura, almeno 2,5 centimetri come margine destro, 3,5 cm. per il margine inferiore e superiore.
Il numero di righe per pagina è di 30-32, con 65-70 battute l'una, con interlinea di 1,5 o 2. I caratteri hanno una dimensione compresa tra i 12 e i 14 punti. Sono ammessi dei rientri nel testo giustificato. Le pagine sono numerate progressivamente, nella parte bassa.

Le citazioni di poche righe possono essere fatte inserendo il testo tra virgolette.

Per brani più ampi invece si utilizzerà un'interlinea più stretta e un maggiore rientro del testo rispetto al corpo.
Volendo si potrà anche utilizzare un carattere di un punto più piccolo.

In genere una tesi risulta così composta:

  • Frontespizio
  • Indice
  • Introduzione
  • Corpo centrale e allegati
  • Conclusioni
  • Eventuali tavole, tabelle allegati
  • Bibliografia
  • Solitamente le segreterie di facoltà forniscono un facsimile del frontespizio con le indicazioni necessarie.

Il frontespizio deve contenere:

  • il nome dell'Università presso la quale si consegue la laurea
  • il tipo di facoltà
  • il corso di laurea
  • il titolo e l'eventuale sottotitolo.

Tutte queste indicazioni si riportano l'una sotto l'altra, al centro della pagina. A destra, sotto il titolo, andrà posizionato il nome del relatore e, sulla stessa riga, ma a sinistra, il nome del laureando. Sempre al centro, in basso, andranno l'indicazione della sessione e dell'anno accademico in cui ci si laurea.

Al frontespizio seguono:

  • l'indice 
  • l'elenco dei capitoli e delle parti fondamentali della tesi

Elementi, questi, che permettono al lettore di trovare velocemente l'argomento desiderato e di avere un'idea generale del piano dell'opera.

La bibliografia segue le conclusioni, può essere eventualmente preceduta da appendici, immagini ecc....

Essa raccoglie i riferimenti ad ogni fonte consultata e utilizzata per la stesura del nostro elaborato, è divisa in sezioni a seconda del tipo di fonte e del supporto (siti consultati, libri, riviste, enciclopedie). Vanno citate tutte le fonti utilizzate, tralasciando quelle che non si sono effettivamente consultate, onde evitare spiacevoli inconvenienti in sede di esame.

  • Gli autori saranno posti in ordine alfabetico (prima il cognome), scritti in maiuscolo e grassetto;
  • Segue il titolo dell'opera in corsivo (o sottolineato). Se si tratta di un saggio o articolo il titolo sarà sempre in corsivo o sottolineato, seguirà il titolo dell'opera o della rivista, posto tra virgolette, da cui è tratto (es. ROSSI M. , Il Decadentismo in "Il Novecento").

Per gli articoli è a volte richiesto invece il contrario (titolo tra virgolette e nome rivista in corsivo). In caso di dubbio si chieda direttamente al relatore l'impostazione richiesta. Le regole qui indicate valgono anche per le note bibliografiche.

Le note bibliografiche seguono in linea di massima la stessa impostazione della bibliografia:

  • autore in maiuscolo e grassetto (se è un curatore al nome seguirà "a cura di" tra parentesi)
  • titolo dell'opera o dell'articolo in corsivo o sottolineato; eventuale nome della rivista tra virgolette (seguito da anno e numero)
  • luogo di edizione, editore, anno
  • pagina

Tutti i suddetti elementi vanno separati da virgole.

Per un'opera già citata nelle note precedenti si utilizzerà

  • Ibidem, p. (numero di pagina), oppure
  • AUTORE, op. cit., p.
  • se si riporta una citazione si utilizzerà: citaz. di AUTORE, o citato da AUTORE in ecc...

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