20
Mag
2014

Le costellazioni familiari e sistemiche

Le costellazioni familiari e sistemiche
Raffaele Pastura

Le nuove frontiere della psicologia tra scienza e pseudo-scienza

 

In questi ultimi anni si sta diffondendo in Italia una nuova pratica terapeutica di gruppo basata sulle teorie di Bert Hellinger, che tenta di svelare una dinamica sistemica all'interno dei gruppi familiari e non. La polemica in ambito internazionale è viva, e la comunità scientifica è restia a considerare questa terapia all'interno dei parametri di scientificità. Molti inseriscono questo tipo di pratica all'interno della psicologia pseudo-scientifica, mentre altri non si trattengono definendola addirittura ciarlataneria.

Ma di cosa si tratta?

Le Costellazioni Familiari sono un metodo che si propone di portare a una presa di coscienza e risoluzione di diverse problematiche della vita: dallo stato di malessere psichico, a sintomi fisici di varia natura. Utilizzando il lavoro con la Psicogenealogia e le Costellazioni Familiari si opera per ricostruire la linea ereditaria e si prende coscienza dei traumi, delle ingiustizie, delle esclusioni, delle privazioni e delle violenze subite dagli antenati: tutte queste cose vengono trasmesse ai discendenti, insieme al compito risanatori per riportare equilibrio nel sistema. Una volta trovato il trauma, il soggetto dovrà intervenire per risanare questo trauma, e riportare l'equilibrio turbato.

La sua diffusione, basata principalmente sul passa parola, dimostrerebbe una certa efficacia del metodo, ma i suoi avversatori ritengono i risultati ottenuti dovuti a fenomeni di auto ed etero suggestione.

Il fenomeno è in espansione e anche in Italia ormai sono presenti centri in tutte le principali città. Quest'anno è uscito il testo Dall’amore cieco all’amore consapevole della pedagogista Stefania Ricci, in cui il metodo di Hellinger viene applicato anche alla pedagogia.

«Le Costellazioni Familiari, evolute in spirituali – afferma la Ricci nel suo volume – rappresentano un “inno alla vita”, ovvero permettono ad ogni persona di diventare “vedente”, cioè di guardare la realtà così come si mostra, senza filtri dettati da un inevitabile condizionamento ambientale»



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