Nascono le scuole del “Saper fare”
Marco Zorzetto |
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Al via i nuovi corsi 2+3 degli istituti professionali |
I dati parlano chiaro, gli attuali istituti professionali hanno bisogno di una bella spolverata: sono solo sedici studenti su cento, per la maggior parte immigrati, quelli che li scelgono con tassi di abbandono pari a oltre il 35%. Le novità firmate da Valeria Fedeli e approvate dal Consiglio dei Ministri prevedono in primis meno teoria e molta più pratica, orientando i corsi all’idea del “saper fare”. Tutto questo è attuabile grazie ad una nuova organizzazione delle ore e ad un potenziamento delle attività laboratoriali. L’idea prevede più ore dedicate all’apprendimento del mestiere: Nel nuovo “2+3” ci saranno comunque ancora molte ore di materie generaliste 1188 su 2112 ore nel biennio e 462 su 1056 ore nel triennio. Le restanti ore saranno ripartite alla personalizzazione degli apprendimenti con percorsi formativi individuali e laboratori. Incrementata inoltre l’esperienza scuola-lavoro, che permetterà agli istituti di modificare il piano orario fino al 35% del totale e introdurre materie “tecniche” legate per esempio ad ambiti come l’oreficeria, la pasticceria bianca, il calzaturiero, sempre che tali discipline si trovino in un distretto produttivo che lo giustifichino.
Come specificato, i nuovi professionali avranno una durata di 2+3, biennio unico e triennio unico sostituendo quindi gli attuali “due bienni + uno. Al termine, gli studenti avranno in mano un diploma quinquennale che consente gli accessi agli Istituti tecnici superiori (Its), all’università e alle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Ogni scuola potrà declinare gli indirizzi in base alle richieste del territorio; Gli istituti avranno l’opportunità di attivare collaborazioni con referenti del mondo del lavoro, creare partnership territoriali per incrementare l’offerta formativa e potenziare i laboratori offrendo anche esperienza di scuola-impresa.
Gli indirizzi di studi saranno incrementati da 6 a 11:
Servizi per l’agricoltura
Sviluppo rurale e la silvicoltura
Pesca commerciale e produzioni ittiche
Artigianato per il made in Italy
Manutenzione e assistenza tecnica
Gestione delle acque e risanamento ambientale
Servizi commerciali
Enogastronomia e ospitalità alberghiera
Servizi culturali e dello spettacolo
Servizi per la sanità e l’assistenza sociale
Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: odontotecnico e ottico.