Il Maestro Gino Rodella, ''Architetto dei poveri''
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Sara Spaziani |
Tanti progetti, presto finalmente la presentazione della pala "La Crocifissione", progetto interrotto causa lockdown |
Arte, design, moda, wedding: Gino Rodella č un vero artista poliedrico, č infatti scenografo, stilista, designer e pittore, performer, wedding planner e chi più ne ha più ne metta. Un creativo dal carattere estroverso ed originale, con la passione per l’arte nel DNA.
Oltre alla ristrutturazione di oltre 480 locali, in Italia e all’estero, ha all’attivo la realizzazione di molti e svariati oggetti d’arte (da disegni a fondali teatrali, da opere in ceramica a gioielli, dalla moda all’arredo di interni) e performance, alcuni dei progetti più di rilievo č il trono papale realizzato per Benedetto XVI e, più recentemente, una pala d’altare in attesa di trovare collocazione, ma che l’artista vorrebbe donare alla cittą de L’Aquila.
Come nasce la tua vocazione per l’arte?
Sono sempre stato così, gią da quando andavo all’asilo: organizzavo piccoli spettacolini, facevo costumi e scenografie per me e per gli altri bambini. Fa parte del mio DNA. Il mio primo dipinto č stato fatto su un cuscino con le tempere, le mani ed uno spazzolino da denti. Ho sempre utilizzato materiali di recupero e oggetti economici, addirittura mi sono trovato ad utilizzare gli scarti dei barattoli di pittura usati dagli imbianchini. La mia più grande soddisfazione č sempre stata, ed č ancora, quella di creare.
Proprio questa tua capacitą di creare opere da materiali di scarto e oggetti di recupero ti č valsa il titolo di “architetto dei poveri”. Ti ritrovi in questa definizione?
Non mi dispiace, anzi, proprio perché ho utilizzato sempre materiali di riciclo e materiali poveri, rielaborandoli e rendendoli preziosi grazie alla mia fantasia, non mi sembra sbagliata. In realtą, poi, non sono realmente un architetto, mi occupo di scenografie e interni, quando progetto qualcosa non utilizzo mai il computer, come gli architetti di oggi, ma mi affido sempre al disegno a mano. Inoltre vivo moltissimo il cantiere.
Da dove prendi ispirazione per le tue creazioni?
Dipende molto dagli stati d’animo in cui mi trovo, ma molto spesso l’ispirazione mi viene nei momenti in cui sono molto angosciato, tuttavia il risultato non č mai la creazione di qualcosa di triste, al contrario! Colori fluorescenti, case e oggetti molto colorati... Io coloro il dolore, insomma. Inoltre mi piace il kitsch, lo trovo elegante e, in effetti, ci sono due personaggi che rappresentano proprio il mio modo essere: Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse. Trovo molta ispirazione anche in due posti particolari, che sono da sempre la mia passione, anche se non ne conosco il motivo, i cimiteri e le chiese. Pensa che quand’ero bambino un giorno scappai di casa e mi ritrovarono dopo ore proprio in un cimitero!
Uno dei tuoi ultimi lavori č una pala d’altare raffigurante una Crocifissione, ti va di parlarcene?
La storia di questa pala d’altare č molto particolare, perché č stata realizzata su un dipinto ritrovato in pessime condizioni nella cantina chiusa di in un cascinale diroccato, nella campagna di Calcinato. Non era di gran valore, ma l’ho ripulito e l’ho rifatto da capo, cancellando tutto quello di tetro che c’era, come dei teschi di varie dimensioni. Ho aggiunto anche del glitter, materiale che sto usando molto ultimamente. Finalmente, dopo il fermo dovuto alla pandemia, posso realizzare il mio sogno di donare questo lavoro alla cittą di Ascoli PIceno mia intenzione sarebbe di donarla alla cittą dell’Aquila, a cui sono molto legato; negli anni post-terremoto, infatti, ho fatto diverse mostre e performance in loco per sollecitare la ricostruzione.
E quali sono i tuoi progetti attuali e futuri?
Al momento collaboro con l’azienda Tentadora per un progetto che riguarda l’estetica delle bottiglie, a cui ho dato una linea più artistica; inoltre, sto realizzando delle borsette con materiale poverissimo, grazie all’aiuto di una giovane sarta. Per il futuro, in cui credo tantissimo, mi piacerebbe aprire un mio atelier, dove organizzare eventi, ma in particolare vorrei dedicarmi ai matrimoni, che sono sempre stati la mia passione: avrei in mente di seguire tutto il processo, dall’abito da sposa alle bomboniere al catering. I tempi adesso sono difficili, ma le mie idee hanno il vantaggio di essere innovative e, soprattutto, per ogni budget!
www.ginorodella.it
FB: https://www.facebook.com/GinoRodellaArts/
Ph. Gaetano Cucinotta