Miopia: prevenzione e rimedi
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Sara Spaziani |
Vederci bene non è una cosa scontata: tra i difetti della vista il più diffuso è la miopia. |
I difetti della vista sono purtroppo molti, alcuni inevitabili come la presbiopia e la cataratta, altri trovano terreno fertile nelle nuove abitudini lavorative e perfino nell’uso delle nuove tecnologie. Tra questi ultimi il più diffuso è sicuramente la miopia, la difficoltà dell’occhio a focalizzare oggetti in lontananza, come indica il termine stesso derivante da una parola greca che sta per “vista corta”. In genere la miopia compare intorno ai 9-10 anni, a volte anche prima; può aumentare nel tempo, soprattutto nei periodi in cui lo sviluppo è più rapido, e si stabilizza in età adulta.
Si tratta di un difetto che ha subito un incremento quasi vertiginoso negli ultimi decenni, soprattutto fra le fasce d’età più giovani: al giorno d’oggi, si calcola che almeno il 30% della popolazione europea ne sia affetta, una percentuale che pare destinata a crescere nei prossimi decenni. Le cause possono essere molteplici, ma i rimedi, fortunatamente, sono altrettanto numerosi e vari (dagli occhiali alle lenti a contatto, fino ad interventi con il laser e chirurgici): per saperne di più abbiamo interpellato un esperto del campo, il dottor Alessandro Ricco, medico oculista attivo a Bologna.
Cosa è e quali sono le cause della miopia?
La miopia è un vizio di refrazione per cui i raggi luminosi di oggetti lontani non cadono sulla retina, bensì su un piano posto davanti ad essa, creando dunque un’immagine fuori fuoco.
Le cause principali sono molteplici: è possibile che sia dovuta ad un bulbo oculare più lungo del normale, così come ad una curvatura della cornea o del cristallino maggiore della norma, o ancora può essere causata da un eccessivo potere refrattivo del cristallino (miopia d'indice). Vi sono poi casi, come il mio personale, che sono collegati al troppo tempo trascorso a studiare, quindi all’uso della vista da vicino per molte ore (ho, infatti, iniziato ad usare lenti negative per miopia a quasi 30 anni).
I videoterminali, PC, cellulari, e in generale gli strumenti odierni che hanno sostituito i libri e i supporti cartacei, sicuramente, se non utilizzati in modo corretto e per tempi troppo lunghi, possono contribuire al manifestarsi della miopia oppure, qualora esistesse già, a farla aumentare. Questo accade poiché, come è dimostrato, la luce blu emanata dai led, non fa bene agli occhi, così come l’utilizzo della vista da vicino per un tempo prolungato, come detto poc’anzi.
Vi è una predisposizione genetica o influiscono maggiormente fattori esterni?
Sicuramente una predisposizione può esserci ed i figli di genitori entrambi miopi hanno maggiore probabilità di diventarlo a loro volta, ma non è una regola.
Per quanto riguarda i fattori esterni c’è da dire che, secondo diversi studi fra cui, per citarne uno, quello condotto dalla Yat-sen University di Guangzhou (Canton) in Cina, pubblicato sulla rivista “Journal of the American Medical Association”, quaranta minuti di attività ricreativa quotidiana, al parco, in cortile e in spazi aperti, sarebbero in grado di ridurre sensibilmente nei bambini il rischio di sviluppare nel medio e lungo termine la miopia. Ciò vuol dire che se si passa troppo tempo al chiuso c’è maggiore possibilità che il disturbo si manifesti, viceversa, come accennato, passare del tempo all’aria aperta influisce sulla riduzione del rischio. Questo sembrerebbe dipendere dal fatto che gli spazi aperti e l’esposizione alla luce solare favoriscano la produzione di dopamina che, secondo studi recenti, aiuterebbe a ridurre l’elasticità della sclera dell’occhio che in alcune forme di miopia, invece, cresce a dismisura, creando quel difetto di rifrazione di cui abbiamo parlato precedentemente. A riguardo, sono stati prodotti integratori, che dovrebbero far aumentare la produzione di dopamina, la cui efficacia però non è stata ancora dimostrata.
Quali sono i rimedi attualmente praticabili?
Attualmente è possibile intervenire correggendo la miopia con un uso costante di occhiali, LAC (lenti a contatto), Chirurgia Refrattiva, Impianto di lenti e l'ortocheratologia, una pratica che prevede l’applicazione di lenti a contatto notturne, create ad hoc per i pazienti che vogliono sottoporvisi, praticata dagli ottici; non è consigliata dai medici specialisti per il traumatismo cronico a cui si sottopone la cornea, la cui superficie viene modificata tramite le lenti, essendo un trattamento che può richiedere anche due settimane nei casi di correzioni alte.
La prevenzione resta l’aspetto più importante, soprattutto per i giovani. Va precisato che la miopia non può regredire; alcune modifiche del cristallino, che poi portano all'intervento di cataratta, in genere è più probabile che la facciano addirittura aumentare.
Riguardo all'intervento, tra l’impianto del cristallino e l’intervento con il laser quale consiglierebbe?
È molto importante illustrare in cosa differiscono le due tipologie di intervento: nel primo caso si tratta di intervenire per aggiunta, inserendo una lente in camera anteriore (davanti all’iride) o in camera posteriore (fra iride e cristallino); nel secondo caso si tratta, invece, di un intervento per sottrazione, rimuovendo superficie corneale, (in piccole quantità, ovviamente, e con estrema precisione) per variarne la curvatura, e quindi anche il potere refrattivo.
Tra le due possibilità, è certamente preferibile il laser, perché è una soluzione duratura e meno invasiva, ma in alcuni casi di miopia molto elevata o cornee sottili si può prendere in considerazione la correzione chirurgica con impianto di lente. Sarà poi il chirurgo a consigliare la più opportuna fra le diverse tecniche – FEMTOLASIK, PRK transepiteliale, ReLex SMILE… – a seconda delle caratteristiche ed esigenze del paziente.
Il ruolo fondamentale dell’oculista sta nel rendere il paziente quanto più edotto possibile sul tipo di intervento. La scelta spesso è legata soprattutto alle motivazioni del paziente.
È un intervento adatto a tutti?
Come accennato poc’anzi, l’intervento laser non è adatto a tutti, ad esempio non è assolutamente consigliabile per pazienti con cornea molto sottile o con altre anomalie. Sono considerazioni da fare con degli esami preliminari. Occorre una valutazione attenta, paziente per paziente e soprattutto è saggio scegliere un centro di eccellenza. Il pre ed il post operatorio sono particolarmente importanti, perché senza esami accurati e accorgimenti corretti possono verificarsi delle problematiche. Ad esempio nel caso di degenerazioni vitreoretiniche regmatogene (ossia alterazione morfologiche o strutturali della retina che possono portare a rotture e a distacchi importanti della medesima) non trattate e nel caso di cornea sottile.
La preparazione all’intervento è posta in atto con la somministrazione di colliri antibiotici e antinfiammatori. Subito dopo l’operazione occorre seguire con la massima attenzione alcuni accorgimenti, in particolare bisogna evitare il sole, seguire con cura una terapia topica con antibiotico per qualche giorno, cortisoni topici per evitare che si formino opacità. Infine, è importante utilizzare umettanti in abbondanza.
Ricordo e sottolineo sempre che, per evitare problematiche di qualsiasi genere, è fondamentale rivolgersi solo a centri d’eccellenza.
Prevenire e curare la miopia - Consigli per i genitori
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programmare visite regolari dall’oculista di fiducia, a partire dai 3 anni.
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tenere sotto controllo eventuali atteggiamenti anomali, il colore delle pupille se possibile, fare nel primo anno di vita esami con il videorefrattometro (che permette di capire se ci sono difetti di vista ed effettuare diagnosi precocissime).
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sollecitare lo svolgimento di attività motoria, sport, passare del tempo in spazi ampi, perché garantiscono un buon esercizio per gli occhi che, avendo a disposizione un campo aperto, hanno la possibilità di mettere a fuoco oggetti e soggetti a distanza;
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tenere una corretta postura: è importante che da seduti i ragazzi mantengano i piedi a terra e le spalle dritte, affinché gli occhi siano entrambi alla stessa altezza;
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la scrivania utilizzata deve essere un piano inclinato di circa 15 o 20 gradi;
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non esagerare con l’uso dei cellulari, pc e tablet (che non andrebbero appoggiati sulle parti intime), e sempre a distanza maggiore di 30 cm dagli occhi, distanza da applicare anche per i libri;
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I bambini tra 0 e 2 anni non dovrebbero mai usare smartphone e tablet e, discorso valido per i più grandi, comunque mai durante i pasti e prima di andare a dormire;
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evitare l’uso di strumenti elettronici e della TV, al buio o con scarsa illuminazione.
Non dimentichiamo che la miopia può essere contrastata anche con una buona alimentazione, con l’introduzione nella dieta di alimenti ricchi di beta carotene, come ortaggi, verdure a foglia verde, i frutti a buccia blu come i mirtilli, le mandorle e le noci (ricchi di acidi grassi e omega 3)…
Dott. Alessandro Ricco
Laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna con 110 e lode, Specializzato in Oftalmologia a Bologna con 70 e lode, nel 1994 termina il Corso di Omeopatia, continuando seguire con costanza numerosi Corsi di aggiornamento professionale. Esercita la libera professione dal 1995 a Bologna dove lavora regolarmente presso AUSL in qualità di sostituto.