Musica e scuola ai tempi della pandemia

“I don't wanna smile” è il brano di esordio di Dilemma (già in radio e negli stores dal 26 marzo 2021), accompagnato da un video di forte impatto, disponibile su Youtube (https://youtu.be/50UtbzP0gmE).
La giovanissima artista bresciana entra nel mondo della musica con un brano dal testo profondo, scritto da lei stessa durante la strana estate del 2020; Dilemma, infatti, traduce in testo e musica un disagio tipico della adolescenza, che oggi è più che mai esasperato per la sua generazione. Si tratta di una critica alla società moderna, che preferisce i sorrisi finti e forzati all’espressione di una realtà più complessa, a volte sofferta; in un mondo in cui prevale il virtuale, l’apparenza, la necessità di consenso e accettazione che si misura in like, gli odierni adolescenti finiscono con il vivere con maggiore difficoltà, rispetto alle precedenti generazioni, il processo di strutturazione della propria personalità.
Una realtà, questa, portata al suo estremo a causa del lockdown e delle restrizioni, che hanno tolto a tanti giovani la possibilità di vivere situazioni autentiche ed esperienze reali, inclusa quella imprescindibili della scuola, uno dei luoghi cardine in cui i ragazzi possono trovare risorse fondamentali dal punto di vista psicologico, emotivo, sociale.
Abbiamo parlato di questo (e del suo brano) con Dilemma stessa...

Come è nato il brano “I Don't wanna smile?”
“I don't wanna smile” nasce proprio dall'anno terribile che abbiao vissuto, il 2020. Mi sono ritrovata faccia a faccia con me stessa, con le mie debolezze e con tutte quelle cose che forse prima ignoravo e respingevo. E' stato un periodo di scoperta e riscoperta ed è servito molto. L’ho scritta mentre ero in spiaggia, in agosto, mentre osservavo le persone camminare sulla passerella: erano tutti molto entusiasti e in quel momento lo ero anche io, ma sono stata riportata ad alcune situazioni in cui mi ritrovavo a fingere un sorriso quando semplicemente non avevo voglia di “essere felice”, volevo stare sola in camera mia a pensare in silenzio.

Parlaci un po' del video...
Il video è stato girato sul monte Maniva. La montagna racchiude l'atmosfera perfetta per questo pezzo: un mood freddo, ma anche accogliente... Nel video suono più strumenti e canto, quindi uso tutti i mezzi che ho a disposizione per trasmettere il messaggio, come se lo stessi metaforicamente urlando: come dico nel singolo, non voler sorridere è normale, non deve avere per forza un'accezione negativa.

Che scuola frequenti e come è stata la tua esperienza scolastica pre-pandemia?
Frequento la terza liceo con indirizzo linguistico al Leonardo di Brescia. Ho scelto questa scuola perché amo le lingue, soprattutto l'inglese, e voglio poter essere in grado di esprimermi nel caso dovessi viaggiare per lavoro, un giorno. Mi sono trovata molto bene fin da subito, non ho fatto fatica a relazionarmi con i professori e ho avuto la fortuna di stringere nuovi legami di amicizia vera.i stringere nuovi legami di amicizia vera.

Come ti trovi a studiare con la DAD?
La DAD è sicuramente il metodo più efficace che si è trovato per affrontare questa pandemia, ma è molto pesante e difficile rimanere concentrati davanti ad uno schermo per 5/6 ore al giorno. Penso che stiamo tutti facendo uno sforzo maggiore di quello che normalmente faremmo andando a scuola in presenza. Studiare ai tempi del COVID è complesso, richiede tanta concentrazione e impegno, perché è molto più facile distrarsi. Personalmente, trovo che la parte più spiacevole sia il non poter avere un dialogo vero e proprio con i professori e i miei compagni riguardo alle materie di studio. Questa è la cosa che mi manca di più della didattica in presenza.

Quali sono le difficoltà maggiori che hai avuto nell'adattarti a questa nuova metodologia?
Una scuola senza rapporti umani non è una scuola. Inizialmente soprattutto, ho trovato molta difficoltà nel non poter vivere il rapporto alunno/professore e tra compagni. Siamo stati costretti a vivere nel virtuale e penso che abbiamo capito quanto invece sia importante il contatto fisico.

Riesci a conciliare i tuoi studi con la musica? Sì, sono riuscita a trovare un equilibrio tra scuola e musica, dovere e piacere. Mi impegno per riuscire ad avere buoni risultati a scuola senza perdere di vista quello che voglio fare, ossia musica.

Cosa farai dopo il diploma?
Dopo il diploma vorrei potermi dedicare alla musica, fare qualcosa che mi possa piacere nell’ambito. Il mio sogno è quello di cantare, ma penso sia giusto continuare anche a studiare all’università.

E dopo questo singolo?
Questo singolo è l’inizio di un progetto più ampio, realizzato con la GNERECORDS, non vedo l’ora di condividerlo con tutti. Abbiamo creato qualcosa di veramente bello ed io mi sento di aver espresso a pieno quello che ho provato nell’ultimo anno.

Ph. Elizabet Lens

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