21
Apr
2014

Rubin Carter, l'Uragano del pugilato ci ha lasciati

Rubin Carter, l'Uragano del pugilato
Silvio Barbieri

Addio a "Hurricane", la leggenda per cui Dylan scrisse uno dei suoi maggiori capolavori    

Se ne č andato all'etą di 76 anni Rubin "Hurricane" Carter, a Toronto, in Canada, Domenica 20 aprile. È stato un pugile americano del New Jersey e noto fino ai giorni nostri principalmente per aver trascorso in prigione quasi vent’anni della sua vita, dopo essere stato condannato ingiustamente per triplice omicidio nel 1966.

La morte di Carter č stata confermata da un suo vecchio amico, John Artis, che fu anche lui condannato nel 1966. Artis e Carter furono accusati di aver ucciso tre persone in un bar di Paterson, in New Jersey, il  17 giugno 1966.

Alto 1 metro e 73, Carter era più basso di un peso medio, ciò nonostante dal 1961 al 1966 combatté in questa categoria. Dopo aver battuto avversari come Florentino Fernandez, Holley Mims, Gomeo Brennan e George Benton, divenne il beniamino del pubblico per la potenza dei suoi pugni e il suo stile aggressivo. Gią nei primi anni nella sua carriera si possono annoverare ben otto knockout e undici knockout tecnici; non č un caso che gli venisse attribuito il soprannome di  "Hurricane". Uragano, appunto. Tuttavia la sua carriera subì una brusca ed inaspettata interruzione a cause delle vicende giudiziare a cui si accennava.

La sua storia divenne ancora più nota quando nel 1975 Bob Dylan gli dedicò una canzone dal titolo “Hurricane” (soprannome con cui Carter era conosciuto nel mondo della boxe) nelle cui 11 strofe racconta precisamente ciò che avvenne quella notte gridando senza mezzi termini l'innocenza del pugile. Nel 1974, mentre era in prigione, Carter terminò di scrivere un libro autobiografico in cui raccontava la sua storia: il libro fu inviato a diversi personaggi celebri, trar cui Aretha Franklin, Harry Belafonte, Muhammad Ali e appunto Bob Dylan, che Carter ebbe l’occasione di conoscere di persona.

Cover: Hurricane di Bob Dylan

Gran parte dell'opinione pubblica si schierò dalla parte di Carter, sostenendo che l'accusa era motivata da motivi razziali; il pugile divenne così una sorta di icona della lotta alle discriminazioni razziali. Nel 1985, venne scarcerato e nel 1988 caddero ufficialmente tutte le accuse contro di lui.

Aveva gią anticipato tutto Dylan nel primo ritornello della sua celebre canzone:  “Questa č la storia di Hurricane, l’uomo a cui le autoritą diedero la colpa per qualcosa che non aveva mai commesso, sbattuto in una cella, ma sarebbe potuto diventare campione del mondo”. La storia di Rubin Carter fu raccontata anche nel film Hurricane - Il grido dell'innocenza, diretto da Norman Jewison nel 1999 e interpretato da Denzel Washington.

 

VIDEO "HURRICANE": http://youtu.be/gGMSfiH850o  
 

 

 

 



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