18
Dic
2015

Alzare l'età minima di accesso ad internet? L'Europa ci sta pensando

Alzare l'età minima di accesso ad internet? L'Europa ci sta pensando
by Tesine.net

La proposta di legge è al vaglio, ma per molti non sarà una soluzione.

Si sente sempre più spesso parlare della problematica legata all'età minima di accesso all'immenso mondo del web, tuttavia l'età del primo "smartphone" è in continua diminuzione e purtroppo la maggioranza dei genitori sembra disinteressarsi del problema, anzi molti di essi non lo riconoscono come tale.
Attualmente l'età minima per accedere ad Internet è di 13 anni, ma l'Europa è pronta a valutare un emendamento secondo cui l'età minima verrebbe fissata a 16 anni compiuti.
Attraverso questa modifica alla legge si vorrebbe cercare di ottenere un filtro tra i soggetti sensibili e i contenuti espliciti di cui il web ne è contenitore e ovviamente la discussione circa questo argomento lambisce anche le sfere della privacy e della capacità di intendere e di volere.

La proposta di legge verrà portata all’attenzione della Commissione Libertà civile, giustizia e affari interni del Parlamento Europeo, la quale dovrà esprimere il proprio voto prima dell’eventuale ratifica in Parlamento.
Qualora la proposta di legge dovesse entrare in vigore ad esserne danneggiati non saranno soltanto gli adolescenti Europei ma anche tutte le compagnie web che offrono servizi rivolti ad essi; si dovranno infatti modificare le regole di iscrizione o d’accesso, basti pensare al colosso di Facebook, la cui età minima per l’iscrizione è appunto 13 anni, oppure agli svariati giochi on line per accedere ai quali serve la registrazione.

Purtroppo nel mondo del web sembra davvero impossibile poter filtrare i contenuti, accedendo ad internet si entra effettivamente in una giungla e si è esposti ad ogni tipo di pericolo. Bisognerebbe analizzare il problema alla radice, servirebbe forse di più fornire un’educazione digitale ed offrire contenuti adatti alle diverse fasce d’età in modo che si possano utilizzare i mezzi informatici più consapevolmente.
La proposta di modifica alla legge non è osteggiata solamente dai social network, ma vede una risposta negativa anche da parte degli esperti dell’educazione i quali la reputerebbero una misura inutile vista e considerata la facilità con cui è falsificabile la propria età nei moduli on-line.


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