La Riforma Gelmini per le Scuole Secondarie Superiori(2010/2011)

Caratteristiche principali e modifiche introdotte dalla Riforma

  1. Qualità  e modernizzazione - Dal 1° settembre 2010 saranno operativi i Nuovi Licei, i Nuovi Tecnici e i Nuovi Professionali, aventi come obiettivo l'essere al passo con i tempi e con elevati standard qualitativi di insegnamento, come da indicazione dell’OCSE.
  2. Stop alla frammentazione - Per favorire lo studente nella scelta del percorso di studi e, in un secondo tempo, consentirgli di  affrontare meglio gli studi universitari e il mondo del lavoro, si è ritenuto necessario riorganizzare la miriade di indirizzi presenti tra Licei e Istituti Tecnici riducendone il numero e rendendoli più comprensibili.
  3.  Meno ore, più approfondimento - Per accostarsi alle scuole dei paesi europei, si è reso necessario ridurre il numero di ore di lezione a tutti gli indirizzi, rendendo meno gravoso il carico orario  agli studenti e allineandosi così alle indicazioni degli organismi internazionali (OCSE). Il quadro orario risulta quindi più fluido (si tratta di ore effettive di 60 minuti anziché di 50 come nel precedente ordinamento) garantendo comunque la giusta autonomia e flessibilità alle scuole (20% nel biennio iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio, fino al 40%, negli istituti professionali).
  4. Nel territorio, aperti al lavoro - Per fare della scuola un'istituzione in continuo rinnovamento si è voluto instaurare un legame con l'Università e l'Alta Formazione, con il mondo del lavoro (stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro) e con il territorio (presenza, nei comitati tecnico-scientifici, di rappresentanti del mondo delle imprese presenti nella zona) anche con un impiego intensificato dei Laboratori.

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