07
Set
2014

Dopo 126 arriva il vero nome di Jack lo Squartatore!

Dopo 126 arriva il vero nome di Jack lo Squartatore!
Silvio Barbieri

Uno scialle svela, inaspettatamente, dopo 126 anni  la vera identità di Jack lo Squartatore!

Per gli amanti dei grandi misteri della storia, per gli appassionati di cronaca nera e criminologia di tutto il mondo, è di oggi una notizia eclatante: sarebbe stata finalmente svelata la vera identità di Jack lo Squartatore.

Si tratterebbe un immigrato polacco, Aaron Kominski, barbiere di 23 anni, contro ogni previsione ed ipotesi, più o meno fantasiosa, tra quelle diffuse negli anni, anche da film di grande successo. Basti menzionarne uno tra tanti: La vera storia di Jack lo squartatore (From Hell) del 2001 (diretto dai fratelli Hughes) che ventilava l'ipotesi di un complotto in cui era coinvolta la stessa casa reale; tra un centinaio di sospettati, infatti, negli anni è stato chiamato in causa anche il nipote della regina Vittoria, il principe Edward Albert Victor.

Aaron Kominski, tuttavia, non è un nome ignoto: era già nella lista dei sospettati della polizia del tempo, tanto che l’ispettore Donald Swanson, a capo delle indagini, lo menziona nei suoi appunti; questi ultimi (donati dai discendenti di Swanson al Museo del Crimine di Scotland Yard nel 2006), includono anche un memorandum dell’assistente capo, Sir Melville Macnaghten, che di Kominski scrive: “ha un grande odio per le donne... con forti tendenze omicide”. Non furono però  mai reperite prove a sostegno della colpevolezza del polacco, che morì poi nel 1899 in un manicomio. 

E finalmente, oggi, saremmo giunti alla soluzione del “Caso”, sì perché quello di Jack lo Squartatore è, nell’immaginario collettivo, il caso irrisolto per antonomasia. Se l’ esito è forse meno complesso delle aspettative di tanti, di certo vi si  è pervenuti in maniera piuttosto singolare: grazie ad uno scialle, sul quale erano ancora presenti macchie di sangue e sperma,  è stato possibile risalire al Dna di Catherine Eddowes e del suo assassino.

E’ curioso come dopo ben 126 sia stato possibile avere ancora a disposizione un indumento in condizioni tali da potervi effettuare delle analisi accurate, oggi attuabili grazie al progresso della scienza forense. La vicenda dello scialle è piuttosto bizzarra: era stato prelevato da un poliziotto sulla scena del delitto della quarta vittima, Catherine Eddowes (30 settembre 1888), il sergente Amos Simpson, che lo aveva richiesto per  sua moglie. La donna, tuttavia, inorridita al solo pensiero di utilizzarlo, lo aveva rifiutato. Riposto, fortunatamente mai lavato, è stato conservato fino alla sua vendita all’asta per esser,  infine, acquistato da un uomo d’affari, appassionato anch'egli  del caso, Russel Edwards.   “Ci ho lavorato per 14 anni - afferma Edwards - Abbiamo definitivamente risolto il mistero sull’identità di Jack lo Squartatore” grazie a nuove analisi storiche combinate a test del Dna. Edwards ci illustrerà tutti i dettagli della sua ricerca in un libro di prossima uscita.  

Svelata l’identità del serial killer londinese, resta da definire ancora il numero esatto delle vittime. A Jack lo Squartatore vengono attribuiti con sicurezza gli omicidi di cinque donne nell’East London, fra l’agosto e il novembre del 1888, ma a detta di tanti avrebbe proseguito la sua mattanza, uccidendo almento altre quattro donne nella stessa zona.

Forse il tempo porterà piena luce anche sugli ultimi dettagli, ancora oscuri,  di questo enigma storico che ha affascinato diverse generazioni.



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